+39 379 144 5120 info@physiofitlatina.it

La distorsione di caviglia è un tipo di infortunio che capita molto frequentemente, ogni anno nel mondo sono milioni gli atleti e non, che ne sono vittime.

Il dato a cui fare più attenzione però, è che circa il 10-30% di questi, vanno incontro all’instabilità cronica dell’articolazione, perché non trattata in maniera adeguata e lungimirante. Vediamo cosa si intende per instabilità e come porvi rimedio.

 

Instabilità cronica di caviglia: cos’è?

L’instabilità cronica della caviglia è una condizione caratterizzata da episodi ripetitivi o soltanto percepiti, di cedimento della caviglia che si verificano per un minimo di 1 anno dopo un infortunio iniziale.

I sintomi dell’instabilità cronica della caviglia sono:

  • Ricorrenti distorsioni
  • Difficoltà a camminare
  • Dolore
  • Gonfiore cronico
  • Sensazione di instabilità alla caviglia

Ovvio quindi, che è importantissimo evitare di arrivare a questa condizione.

Nel caso in cui si subisce la distorsione alla caviglia, la prima regola è quella di permettere alla caviglia di guarire completamente prima di tornare a fare attività fisica tramite esercizi specifici da adattare a ogni aspetto funzionale per questo tipo di trauma.

Questa instabilità è tradizionalmente classificata come instabilità meccanica o funzionale:

  • L’instabilità meccanica può verificarsi a seguito di cambiamenti anatomici come lassità legamentosa
  • L’instabilità funzionale può essere il risultato di cambiamenti neuromuscolari come l’alterazione della propriocezione e la compromissione del controllo neuromuscolare.

La propriocezione è stata descritta come un prodotto di informazioni sensoriali raccolte dai recettori situati nelle capsule articolari, nei legamenti, nei muscoli, nei tendini e nella pelle che vengono trasportate al sistema nervoso centrale per indurre una risposta.

Traumi ai tessuti legamentosi che contengono questi recettori detti meccanocettori possono provocare deficit propriocettivo. Questi recettori offrono feedback riguardo alla pressione e alla tensione articolare, fornendo in definitiva un senso di movimento e posizione articolare.

 

anatomia caviglia

 

La distorsione di caviglia: cosa fare?

Una distorsione alla caviglia è un infortunio comune che non colpisce solo gli atleti, (sebbene sia estremamente diffuso) e rappresenta il 16-40% di tutti gli infortuni legati allo sport. È particolarmente comune nel basket, nel calcio e nel football americano.

Tuttavia, è possibile subire una distorsione anche scendendo dal marciapiede in modo errato o prendendo una storta durante un’escursione in montagna.

Il meccanismo più comune è la flessione plantare con una forza applicata in inversione. Si parla quindi di distorsione laterale di caviglia.

Esistono diversi tipi di distorsioni della caviglia, ognuno dei quali varia a seconda della gravità.

La classificazione più comune è la seguente:

 

Distorsione di primo grado (lieve)

  • Caratterizzata da uno stiramento o da una piccola lesione dei legamenti
  • Il paziente può avere un gonfiore lieve, dolore e una limitata perdita di funzione
  • Non c’è instabilità articolare.

 

Distorsione di secondo grado (moderata)

  • Consiste in una lesione più significativa dei legamenti, con parziale lacerazione
  • Maggiore gonfiore, dolore e limitazione del movimento
  • Possibile instabilità articolare.

 

Distorsione di terzo grado (severa)

  • Caratterizzata da una rottura completa del legamento o dei legamenti interessati
  • Grave gonfiore, dolore acuto e significativa limitazione del movimento
  • Può essere accompagnata da una marcata instabilità articolare.

 

Una distorsione lieve potrebbe non richiedere alcun trattamento ma si consiglia sempre una valutazione fisioterapica. La valutazione da parte del fisioterapista comprende l’anamnesi, l’identificazione dei fattori di rischio predisponenti alle distorsioni ricorrenti e la combinazione di test clinici per identificare il grado di distorsione.

L’aspetto più importante però rimane l’esclusione di fratture alla caviglia e al piede. Sarà infatti il fisioterapista a riferire al medico se può essere presente il sospetto di una frattura in base ai dati raccolti e alla valutazione funzionale.

L’esame diagnostico per eccellenza nell’escludere fratture di piede e caviglia rimane la radiografia. Può essere utilizzata la risonanza nel caso in cui i sintomi siano severi e la radiografia ha dato esito negativo.

 

Prevenire l’instabilità cronica della caviglia

Esistono alcune modalità per prevenire l’instabilità cronica dopo una distorsione di caviglia.

Prendersi cura immediatamente della caviglia è una delle chiavi per prevenire problemi a lungo termine. In secondo luogo, si può agire direttamente sui fattori di rischio modificabili:

  • BMI (indice di massa corporea)
  • Calzature
  • Stabilità posturale
  • Controllo neuromuscolare
  • Forza
  • Superficie di gioco
  • Livello di abilità
  • Utilizzo di tutore

Tra le raccomandazioni che possono essere prese in considerazione figurano la perdita di peso con l’ottimizzazione del BMI, nonché calzature adeguate all’attività e tutori.

Il tutore negli atleti ad alto rischio (atleti che hanno subito distorsioni multiple ma non solo) ha dimostrato di riuscire a ridurre il rischio di distorsione primaria e ricorrente della caviglia fino al 50%. In uno studio prospettico

il gruppo di ricerca di Sitler e colleghi, hanno dimostrato un rischio tre volte maggiore di distorsione della caviglia tra i giocatori di basket senza tutore rispetto agli atleti con tutore per un periodo di due anni presso l’Accademia militare degli Stati Uniti.

Ancora più importante risulta l’esercizio attivo. Programmi di allenamento neuromuscolare hanno dimostrato di avere successo nel ridurre il rischio di distorsione della caviglia con una riduzione del rischio relativo di distorsione laterale della caviglia dal 20% al 60%, in particolare negli atleti con precedenti distorsioni della caviglia subite.

Questi interventi sono raccomandati linee guida APTA (American Physical Therapy Association) del 2021 disponibili sul Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy ®.

Qui in Physiofit, Fisioterapia Latina, offriamo le nostre competenze e conoscenze per aiutare l’atleta a guarire prima ed evitare poi, l’instabilità cronica della caviglia.

 

Ortopedia

La gestione chirurgica delle lesioni legamentose laterali della caviglia rimane controversa; tuttavia, la maggior parte degli operatori sanitari consiglia un ciclo completo di trattamento conservativo con fisioterapia da tre a sei mesi prima di prendere in considerazione la gestione chirurgica.

Il nostro specialista ortopedico è a disposizione per valutare e consigliare il miglior approccio per prevenire l’instabilità cronica dell’articolazione.

 

La Fisioterapia

La fisioterapia rimane l’intervento di prima scelta e una delle chiavi principali per prevenire l’instabilità cronica della caviglia dopo una distorsione. I nostri fisioterapisti sportivi, in seguito alla valutazione e dopo aver stabilito gli obiettivi del paziente, redigono un piano riabilitativo fatto di esercizi di forza, propriocezione e controllo neuromuscolare e posturale, necessari per fornire stabilità all’articolazione.

 

Foto di cortesia by Pixabay

FISIOTERAPIA LATINA

Dal Lunedì al venerdì. Dalle 8.00 alle 20.00

+39 379 144 5120

info@physiofitlatina.it

Via Lazzaro Spallanzani 2, Borgo Podgora, Latina