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Uno dei motivi per i quali si potrebbe avvertire dolore alla spalla potrebbe essere la tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori.

Questa patologia, che colpisce l’articolazione della spalla, è abbastanza comune ed è causata dalla presenza di depositi calcifici nella cuffia dei rotatori o nella borsa subacromiale-sottodeltoidea quando la calcificazione si diffonde attorno ai tendini.

Nell’80% dei casi interessa il tendine del muscolo sovraspinato.

 

Le cause e l’incidenza

Da sottolineare che è una condizione che affligge in genere 2,5%-7,5% delle spalle sane negli adulti, nelle donne si verifica in circa il 70% dei casi, soprattutto durante la 4 a e 5 a decade di vita e sembra che non sia correlata all’attività fisica. In circa il 10-20% dei pazienti i depositi calcifici sono bilaterali.

I depositi possono essere asintomatici nel 20% dei casi o determinare dolore di lieve entità, che può essere associato ad una restrizione acuta o graduale dell’ampiezza dei movimenti.

Nella maggior parte dei casi questa condizione tende ad avere una risoluzione spontanea ed è raro vedere cambiamenti degenerativi associati ai tendini. Se sintomatica risponde al riposo relativo, ai farmaci antinfiammatori non steroidei orali (FANS), all’iniezione di corticosteroidi e soprattutto alla fisioterapia.

Tuttavia, in alcuni casi la tendinopatia calcifica può rappresentare una condizione altamente invalidante, con dolore resistente ad alte dosi di farmaci antinfiammatori, che solitamente aumenta durante la notte.

 

anatomia della spalla

 

Perché si sviluppa questa condizione?

Il gruppo di ricerca di Rui e colleghi, hanno suggerito che il processo di calcificazione potrebbe essere il risultato di un’errata differenziazione delle cellule staminali del tendine in cellule ossee invece che in tenociti cioè cellule tendinee. Lo sviluppo della condizione è comunque un processo che richiede molto tempo, molti hanno provato a suddividere questa condizione in tre fasi (Uhthoff et al):

  1. Fase Pre-calcifica: trasformazione dei tendini in tessuto fibrocartilagineo che funge da substrato per la deposizione del calcio.
  2. Fase Calcifica: vera e propria deposizione di calcio
  3. Fase Post-Calcifica: rimodellamento del tessuto tendineo dopo la deposizione di calcio, che può durare diversi mesi. Questo processo di solito termina con la completa guarigione del tendine coinvolto.

Tra i fattori che facilitano l’insorgenza di questa patologia lo stile di vita sedentario è quello maggiormente coinvolto. Anche cardiopatie, diabete, ipertensione, disordini della tiroide e disturbi endocrini in generale sono altamente correlati a questa condizione.

Le persone con questi disturbi potrebbero avere un’insorgenza precoce dei sintomi e un decorso della malattia più lungo.

 

Sintomi della tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori

Questa condizione alla spalla si manifesta attraverso un dolore improvviso e molto intenso, aggravato soprattutto da attività (lavorative e sportive) con il braccio al di sopra della testa, questo dolore è presente anche di notte.

Anche la limitazione dei movimenti del braccio potrebbe essere una problematica presente nella presentazione di questo disturbo.

Il colloquio con il fisioterapista o con l’ortopedico è fondamentale poiché grazie a un’anamnesi completa e ad un adeguato esame fisico si riconduce la presentazione clinica al disturbo con più facilità attraverso domande specifiche e test.

Succcessivamente potranno essere richiesti esami diagnostici, il più frequente è la radiografia, questa può rilevare la presenza di calcificazioni nei tessuti molli attorno all’omero e nello spazio subacromiale, confermando così il sospetto clinico.

Attenzione perchè la radiografia può rilevare la presenza di una calcificazione anche in pazienti che eseguono gli esami per altri motivi.

Come abbiamo accennato nell’introduzione è frequente rilevare calcificazioni in pazienti senza dolore, questo non deve essere motivo di preoccupazione poiché non è detto che chi presenta calcificazioni svilupperà in seguito la patologia.

 

Diagnosi e trattamento della tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori

La gestione non chirurgica è sempre l’intervento di prima scelta. Il trattamento in fase acuta consiste nel riposo relativo dell’articolazione accompagnato dall’assunzione di antinfiammatori (FANS) per via orale e fisioterapia.

La fisioterapia ha lo scopo di migliorare la mobilità dell’articolazione e ridurre il dolore attraverso terapia manuale ed esercizio terapeutico, nonché è possibile utilizzare le onde d’urto per eliminare meccanicamente le calcificazioni attraverso la loro frammentazione ma l’esatto meccanismo alla base dell’effetto terapeutico è ancora dibattuto.

Se il dolore persiste dopo 6 mesi dall’inizio del trattamento conservativo si può decidere di intervenire chirurgicamente in artroscopia rimuovendo la calcificazione attraverso l’utilizzo di appositi strumenti in grado non solo di asportarla, ma anche di riparare il tendine quando la calcificazione è di natura intratendinea.

Presso il Poliambulatorio Physiofit di Latina, un’equipe di Ortopedici e Fisioterapisti, può aiutarti con questa patologia della spalla. In particolare presso la nostra sede, potrai contare sull’aiuto di un Ortopedico della spalla, ovvero specializzato nel trattamento e cura delle patologie che affliggono questa importante articolazione. Contattaci per un consulto.

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