Protesi al ginocchio: riabilitazione e tempi di recupero

L’intervento chirurgico per l’innesto della protesi al ginocchio è ormai una pratica consolidata che, seguito da una giusta fase di riabilitazione, permette di far recuperare la corretta funzionalità degli arti inferiori, con conseguente ritorno alla normalità del proprio stile di vita.

Se da un lato gli specialisti in chirurgia ortopedica lo considerano una tipologia di intervento sicuro e quasi di routine, dall’altra, il soggetto che vi si sottopone deve quindi mettere in conto un periodo di riabilitazione fisioterapica per poter recuperare il 100% della mobilità articolare.

Cerchiamo quindi di capire in primis, in cosa consiste l’intervento per l’innesto della protesi al ginocchio.

 

Quando si rende necessaria la protesi al ginocchio

Il ginocchio è un’articolazione degli arti inferiori che collega il femore con la tibia e che consente il corretto movimento della gamba.

Quando la sua funzionalità viene alterata in seguito a traumi, oppure a gravi patologie degenerative, si può verificare una compromissione totale della capacità motoria e quindi risulta necessario intervenire con l’applicazione di una protesi.

Lesioni importanti al ginocchio e artrosi, sono i principali fattori eziologici responsabili dell’immobilità, condizione che può capitare a qualsiasi età.

Un intervento chirurgico di protesi al ginocchio è invasivo e richiede una riabilitazione per ottimizzare il risultato.

 

Il ruolo della capsula articolare del ginocchio

La capsula articolare del ginocchio deve essere in grado non soltanto di consentire il movimento degli arti inferiori, ma anche di sostenere il peso del corpo.

Il suo ruolo è essenziale per mantenere la posizione ortostatica, dato che la postura eretta è possibile soltanto appoggiandosi su queste articolazioni.

La presenza di gonfiore, dolore e diminuita capacità di movimento, di solito sono segnali di sofferenza al ginocchio, che possono arrivare a impedire qualsiasi attività quotidiana.

La protesi quindi, servirà ad eliminare il dolore e a migliorare la capacità articolare del ginocchio, ma questo non basta.

Infatti, il dolore al ginocchio prima dell’intervento è causato dall’artrosi che si porta in dote l’indebolimento della muscolatura della coscia.

Per riacquisire la completa funzionalità sarà quindi necessario successivamente ricostruire l’integrità dei muscoli, recuperando tonicità, elasticità e forza.

 

Protesi al Ginocchio Riabilitazione

La riabilitazione dopo l’intervento di protesi al ginocchio si rivela fondamentale per recuperare completamente e in maniera adeguata la fisiologica motilità articolare della gamba.

Per raggiungere simili obiettivi è necessario incominciare il programma riabilitativo già prima dell’intervento, perché questo permetterà di accorciare notevolmente i tempi di recupero. Iniziare la rieducazione con una muscolatura adeguata infatti, è il segreto per tornare rapidamente alla vita normale

Dopodiché, a partire dalle 48 ore dopo l’intervento, inizierà la riabilitazione vera e propria con esercizi in palestra e pratiche fisioterapiche adeguate.

 

Fisioterapia dopo la protesi al ginocchio

I massaggi, effettuati da professionisti specializzati in un buono studio di fisioterapia, sono raccomandati quando il dolore è contenuto, e hanno lo scopo di ridurre gonfiore ed edemi.

Sono previsti sempre esercizi di rieducazione posturale per rinforzare la muscolatura dell’arto e del tronco.

Il fisioterapista quindi seguirà il paziente lungo tutto l’arco della convalescenza, impostando un programma riabilitativo commisurato al tipo di intervento, all’età e alla condizione fisica del paziente. Questo programma comprenderà anche esercizi da fare a casa, preventivamente spiegati ed effettuati insieme al professionista, onde evitare errori di esecuzione.

L’impiego mirato delle stampelle e dei bastoni canadesi infine, si rivela fondamentale per consentire al paziente di muoversi su lunghi percorsi, senza caricare l’articolazione che non sarebbe in grado di sostenere correttamente il peso del corpo.

In ultimo, si consiglia di utilizzare una cyclette, adeguando lo sforzo e l’altezza del sellino, seguendo le indicazioni del proprio fisioterapista

 

Protesi al ginocchio e tempi di recupero

I tempi di recupero derivanti dall’intervento di protesi al ginocchio, dipendono dal tipo di protesi impiantata, che può essere di due tipi, e precisamente:

• PROTESI TOTALE
• PROTESI PARZIALE O MONOCOMPARTIMENTALE

La prima opzione (protesi al ginocchio totale) viene scelta in presenza di gravi danni al ginocchio, quando il collegamento tra femore e tibia si è consumato a tal punto da rendere impossibile il movimento.

La seconda possibilità (protesi al ginocchio monocompartimentale) trova impiego quando soltanto una delle due parti si è usurata e quindi il danno è più contenuto.

In entrambi i casi, dopo l’intervento chirurgico, è previsto un periodo di recupero, la cui lunghezza è conseguente alla gravità del danno iniziale.

 

Tempi di recupero per protesi al ginocchio totale

Di solito, per un intervento di protesi al ginocchio totale, i tempi di recupero ipotizzabili sono da 3 a 6 settimane, durante cui il paziente incomincia dapprima a muovere pochi passi con l’ausilio del deambulatore, per poi passare alle stampelle, al bastone e infine in autonomia.

Tenendo conto che il principale rischio di complicazioni riguarda l’insorgenza di trombosi, è indispensabile utilizzare iniezioni di eparina per alcune settimane, spesso supportate da speciali calze antitrombo.

 

 

Tempi di recupero per protesi al ginocchio parziale

Per un’operazione di protesi parziale al ginocchio, i tempi di recupero sono sostanzialmente gli stessi, con l’unica differenza che la riabilitazione può iniziare subito con le stampelle e, soltanto in rari casi, con il deambulatore.

Dalla VI alla XII settimana, il paziente può riprendere gradualmente a muoversi anche fuori casa, tenendo conto soprattutto delle sue condizioni fisiche e della forza muscolare delle gambe.

Dopo 3 mesi, se non sono subentrate complicazioni, il soggetto può riprendere la sua vita normale.

 

Le domande dei nostri pazienti sulla riabilitazione dopo la protesi al ginocchio

Terminiamo con le risposte alle domande più frequenti dei nostri pazienti che hanno subito l’intervento di protesi al ginocchio.

 

Dopo quanto tempo potrò tornare a guidare?

Di solito è consigliabile evitare di guidare l’auto, fino a quando il ginocchio non sia in grado di piegarsi liberamente senza provare alcun dolore. In genere, dopo un mese, un mese e mezzo al massimo dall’intervento, è possibile rimettersi alla guida.

 

Quando potrò tornare al lavoro?

Questa domanda può avere più di una risposta e tutto dipende dal tipo di lavoro. In media si può tornare al lavoro dopo 2 o 3 mesi, intendendo che chi fa lavori sedentari, impiegherà meno tempo rispetto a chi fa lavori più dinamici.

 

Per quanto tempo non potrò fare le faccende in casa?

Sicuramente il lavoro domestico è un’attività che sollecita le articolazioni, per cui è meglio evitare dedicarsi a quelli più pesanti per almeno 2-3 mesi. Invece attività di routine come lavare i piatti, spolverare o stendere una lavatrice, si possono fare dopo qualche settimana.

 

Quali movimenti devo evitare?

Dopo un intervento di protesi al ginocchio, inizialmente è sempre consigliato rinunciare ad alcune posture naturali che tutti assumiamo, come ad esempio accavallare le gambe o peggio, inginocchiarsi.

 

Quale posizione per dormire dopo l’intervento?

Sicuramente è più conveniente dormire in posizione supina, tenendo le gambe distese. Nel caso si sia abituati a dormire di fianco, farlo dal lato del ginocchio sano, magari interponendo un cuscino tra questo e quello con la protesi.

 

Come scendere dal letto?

Innanzi tutto meglio alzarsi senza girarsi sul fianco, quindi sollevare il tronco direttamente dalla posizione supina. Poi far scivolare le gambe contemporaneamente verso l’esterno del letto e sedersi.