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Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici: cos’è e a cosa serve

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, o TSA, è un importante test di diagnosi per immagini. Si tratta di un’ecografia ad alta risoluzione, in grado di visualizzare nel dettaglio le arterie e le vene che si diramano all’interno del capo. Grazie a questo esame è possibile individuare o escludere la presenza di malattie cerebrovascolari.

Cosa sono i tronchi sovraortici

I tronchi sovraortici sono le arterie che, dal cuore, portano il sangue al cervello, cioè le carotidi e le arterie vertebrali.

Se uno o più di questi grandi vasi si ostruisce, ad esempio a causa di una placca aterosclerotica, di un coagulo di sangue o di un embolo, impedisce la corretta ossigenazione del cervello, con conseguenze gravi e pericolose per il paziente.

L’esecuzione dell’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici è considerata, in molte circostanze, un test salva-vita. Individuare tempestivamente una problematica a carico delle arterie cerebrali, infatti, può evitare l’insorgere di danni neurologici gravi o la morte.

Come si esegue l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici

L’ecocolordoppler delle carotidi e delle arterie vertebrali è un esame semplice, non invasivo e non doloroso, che dura circa un quarto d’ora.

Funziona come una normale ecografia. Il paziente viene fatto distendere su un lettino e l’ecografista gli passa una sonda intrisa di gel ai lati del collo, laddove le arterie sono posizionate.

Grazie a questa operazione il cardiologo può visualizzare i tronchi sovraortici in uno schermo a colori, controllandone morfologia e funzionalità. L’esame non ha alcuna controindicazione né effetto collaterale e tutti possono sottoporvisi, inclusi i bambini, gli anziani, i pazienti con altre patologie pregresse e le donne in gravidanza o allattamento.

Non serve alcuna preparazione particolare per poter eseguire questa ecografia.

Quando si deve effettuare l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici viene spesso effettuato in regime d’urgenza a tutti quei pazienti che lamentano sintomi insorti improvvisamente, tipici dell’ictus, come: mal di testa forte e trafittivo, perdita di sensibilità in un lato del corpo, incapacità di parola, paralisi, tachicardia, svenimento o sincope.

Inoltre, il TSA è fondamentale per diagnosticare la presenza di aneurismi o di placche aterosclerotiche che, nel lungo termine, possono provocare ictus o attacchi ischemici transitori.

Il TSA rappresenta un pilastro nella prevenzione di aterosclerosi e altre malattie che possono provocare l’occlusione, il restringimento e l’irrigidimento della arterie. Soggetti con pressione arteriosa alta o livelli di colesterolo nel sangue elevati, sono tra coloro che dovrebbero avere cura di ripetere questo esame periodicamente negli anni.

A chi è consigliato sottoporsi a un ecocolordoppler dei tronchi sovraortici di controllo

Il TSA è un esame diagnostico di grande importanza per quanto riguarda la prevenzione. Individuare precocemente eventuali malformazioni o parziali occlusioni a carico delle arterie cerebrali, e monitorarle con costanza nel tempo, permette di evitare, nella maggior parte dei casi, episodi fatali di ictus, ischemia o rottura di aneurisma con conseguente emorragia cerebrale.

I pazienti che dovrebbero eseguire un ecocolordoppler di controllo sono tutti quelli che presentano un medio o alto rischio per patologia cerebro-vascolare.

Tra questi troviamo: coloro che hanno familiarità con questi tipi di patologie, i cardiopatici, gli ipertesi, i fumatori, le persone sopra i 65 anni, gli obesi. Inoltre, il TSA è consigliato a tutti coloro che hanno episodi ricorrenti di emicrania semplice o con aura, vuoti di memoria, difficoltà di deambulazione, coordinazione o parola.

Quanto è affidabile il referto dell’ecocolordoppler

Su pazienti asintomatici o con sintomatologia sfumata, la negatività del test dell’ecografia dei tronchi sovraortici dà la certezza assoluta di non soffrire di alcuna patologia a carico delle carotidi e delle arterie vertebrali.

Quando invece il test si utilizza su pazienti con chiari sintomi di episodio acuto cerebrale, è fondamentale eseguire anche gli esami di approfondimento, tra cui quelli del sangue. Questi serviranno a capire con esattezza quale sia stata la causa scatenante dell’evento e instaurare la corretta terapia.