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La psoriasi è una malattia infiammatoria immuno-mediata a patogenesi multifattoriale ed a carattere cronico-recidivante, con prevalente interessamento cutaneo, associata spesso ad altre condizioni come artrite psoriasica e sindrome metabolica.

Si stima colpisca il 2-4% della popolazione: nell’80% dei casi in forma lieve-moderata mentre nel restante 20% si associa alla forma atropatica che ha una evoluzione invalidante.

Le forme più gravi si associano a comorbilità cadiovascolare.

La psoriasi è una genodermatosi, ovvero si tratta di una patologia in cui si riconosce l’associazione con geni di suscettibilità; in questo caso si tratta di geni coinvolti nell’immunità innata ed adattativa.

 

Le cause della psoriasi

La patogenesi è multi-fattoriale che vede come protagonista il cheratinocita (cellula cutanea). Sono coinvolte sia l’immunità innata che quella adattativa, scatenando una tempesta citochinica.

Il normale turn over delle cellule cutanee dura 28 giorni; nei pazienti psoriasici questo periodo si riduce a 4-5 giorni (disregolazione del turn over cellulare) e si nota inoltre un aumento del numero di cellule in riproduzione (aumentata mitosi). Questo si traduce essenzialmente in un aumentato spessore dell’epidermide, dilatazione dei vasi sanguigni e presenza di infiltrato infiammatorio con conseguente formazione delle classiche placche.

Si parla di predisposizione genetica (il locus di suscettibilità è chiamato PSORS-1) e fattori scatenanti:

  • Stress: non può causare la malattia ma esacerbarla in soggetti già predisposti;
  • Infezione da streptococco beta-emolitico a livello tonsillare: può determinare la comparsa della forma guttata, ovvero una forma di psoriasi a piccoli elementi, che regredisce dopo trattamento dell’infezione di base;
  • Farmaci: litio, beta-bloccanti, interferone…;
  • Traumi: un trauma acuto o cronico a livello cutaneo può determinare lo scollamento della cute affetta (fenomeno di Koebner);
  • Fattori ambientali: la psoriasi tende a migliorare in estate grazie all’azione immuno-modulante dei raggi solari;
  • Fattori endocrinometabolici: gravidanza, menopausa, squilibri ormonali.

 

Le tipologie di psoriasi

Esistono  varie forme di psoriasi, che si manifestano con tratti distintivi diversi.

 

Psoriasi Volgare o a Placche

E’ la tipologia più comune e diffusa. Si manifesta con l’insorgenza di placche eritematose (distribuzione per lo più simmetrica) ricoperte da squame di colore bianco-argenteo e solitamente interessa parti del corpo come ginocchia, gomiti, cuoio capelluto, dietro le orecchie e la regione sacro-coccigea.

Psoriasi Volgare

Psoriasi a placche

Psoriasi Guttata

Il termine guttata, deriva dal latino “gutta” che significa goccia. Difatti questa forma di psoriasi è caratterizzata dall’insorgenza improvvisa di piccole papule eritematose simili a gocce, che tendono alla disquamazione, diffuse su tutto l’ambito cutaneo.

Colpisce per lo più adolescenti o giovani adulti e solitamente tende a regredire spontaneamente o dopo terapia antibiotica per lo streptococco faringo-tonsillare. In caso contrario potrebbe progredire e trasformarsi in psoriasi a placche.

psoriasi guttata

psoriasi guttata

Psoriasi Pustolosa

E’ caratterizzata dalla presenza di lesioni pustolose con contenuto giallastro sterili. Tali lesioni sono pruriginose e la sensazione descritta dai pazienti è di bruciore.

Colpisce in particolare la regione palmare e plantare (forma localizzata) o essere distribuita a tutto il mantello cutaneo (forma generalizzata).

Può essere soggetta a complicanze causando disidratazione e sepsi batterica.

 

Psoriasi Inversa

Trattasi di una tipologia di psoriasi meno frequente che si sviluppa principalmente lungo le pieghe cutanee (ascelle, inguine, pieghe mammarie, interno dei gomiti e delle ginocchia, regione interglutea) dove si formano chiazze eritematose lisce, lucenti ed a bordi netti, che tendono a macerarsi a causa della sudorazione presente in tali aree. Vanta una maggiore incidenza tra soggetti obesi, diabetici e anziani.

 

Psoriasi delle mucose

Interessa le mucose come la lingua “a carta geografica” o “scrotale” e glande.

 

Psoriasi ungueale

Associata spesso alla forma artopatica. Le unghie appaiono fragili e sono presenti pitting (microscopiche puntiformi solchi sull’unghia), ipercheratosi (inspessimento dell’unghia), scollamento “ a macchia d’olio”, ed onicolisi (rottura dell’unghia).

Psoriasi ungueale

Psoriasi ungueale

Psoriasi Eritodermica

Generalizzata a tutto l’ambito cutaneo, è la forma più grave di psoriasi. E’ l’evoluzione della forma a placche. L’intero mantello cutaneo appare eritematoso, la cute è dolente e si può compromettere la funzione di barriera cutanea con rischio di infezioni e squilibrio dell’equilibrio elettrolitico per perdita di liquidi.

Necessita di ospedalizzazione.

 

Artrite Psoriasica

Questa grave forma di psoriasi può insorgere conseguentemente alla psoriasi volgare e provoca rigidità e dolore alle articolazioni. Vista la sua natura, deve essere trattata nella stessa maniera dell’artrite reumatoide.

 

Come si cura la psoriasi

La scelta terapeutica si basa su tre criteri:

  • Gravità della patologia;
  • Sedi interessate;
  • Caratteristiche del paziente.

 

Trattamenti per la Psoriasi

Il trattamento della psoriasi dipende essenzialmente dal valore del PASI che ne stabilisce la gravità.

PASI (Psoriasis Area Severity Index): indice di valutazione delle lesioni psoriasiche in base alle caratteristiche di eritema, infiltrazione e desquamazione ed all’area della superficie colpita. Il valore va d 0 a 72.

PASI  < 10 : psoriasi lieve

PASI 10-20 : psoriasi moderata

PASI > 20 : psoriasi severa

 

TERAPIA  TOPICA

Consiste in farmaci in crema, unguento o schiuma contenenti: corticosteroidi, derivati della vitamina D, inibitori della calcineurina, tezarotene e cheratolitici.

Un altro approccio considerato trattamento topico consiste nella fototerapia UVB a banda stretta.

 

TERAPIA  SISTEMICA

Si distinguono piccole molecole o Dmars (acitretina, ciclosporina, metotrexate,apremilast, fototerapia PUVA) e farmaci biologici o target therapy(anti-TNFalfa, anti-IL12/23, anti-IL17A, anti-IL17R, anti-IL23).

 

Conseguenze psicologiche della psoriasi

Bisogna innanzi tutto chiarire che la psoriasi non è contagiosa, ovvero non si tratta di una malattia infettiva. Quindi non si può trasferire da un soggetto a un altro in nessuna maniera.

Tuttavia, questo non evita conseguenze a livello sociale e psichico.

Il soggetto affetto da psoriasi spesso arriva al punto di rinunciare ai propri hobbies o addirittura di recarsi al lavoro. A livello psicologico, rischia anche l’insorgenza di depressioni causate da rabbia, vergogna e frustrazione. In molti casi sono stati interrotti anche i rapporti sessuali con il partner.

Per questo motivo, il percorso di cura della psoriasi, oltre ad avvalersi di un bravo dermatologo, dovrebbe prevedere anche un sostegno emotivo, prima e durante il trattamento medico. È dimostrato infatti che i pazienti depressi hanno una reazione al trattamento meno efficace rispetto a soggetti in perfetto stato emotivo.

Per ulteriori informazioni sulla psoriasi o per un consulto presso il nostro specialista in dermatologia, potete chiamare il Poliambulatorio Latina Physiofit al 379 144 5120.

Prenderci cura di te è la nostra missione

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